Questo è solo uno dei video che documentano ciò che è successo sotto l’ambasciata turca di Tel Aviv la sera dopo la strage.
Cito Mazzetta:
A chi non si rende conto della gravità di una cosa del genere, consiglio di pensare l’evento a parti inverse o di immaginare i cittadini di un qualsiasi paese che festeggiano così fuori dalle ambasciate italiane, dopo che un loro commando ha ucciso una decina d’italiani abbordando una nave passeggeri disarmata in acque internazionali.
In uno di questi video, che purtroppo non sono riuscita a caricare, ci sono diverse interviste ai manifestanti. Ne viene fuori uno spaccato della psicopatologia con cui è infarcito il discorso pubblico israeliano che è doveroso diffondere.
Segnalo inoltre, come boccata d’ossigeno civile dopo tanta visione, l’ottima analisi di Paola Caridi sulla vicenda.
che merde umane.
cazzo a me ribolle il sangue e non sono nemmeno sfiorato da una vicenda del genere. ma come fa un ventenne mediorientale a vivere situazioni come questa ogni giorno? che frustrazione, secondo me o prendi un fucile o impazzisci.
Eh. Infatti.
Io sulla vicenda Israele-Palestina mi proibisco da anni di avere un’opinione e stranamente la cosa non mi costa alcuna fatica.
Ricordiamoci però che io che ho quarant’anni non posso capire come vivano e si sentano miei coetanei che da quando sono nati vivono in stato di guerra e d’assedio, devono sospettare di tutto e di tutti, di una signora ciaccona sul bus (porterà dell’esplosivo sotto le vesti o è proprio tutta roba sua?), della busta di biscotti della nonna che la sorellina di una mia amica si è scordata al Ben Gurion per la fretta e come minimo è costata una chiusura di un paio d’ore dell’aeroporto in attesa che arrivassero gli artificieri.
Non ci scordiamo che questi a 18 anni vanno per due anni a fare il servizio militare obbligatorio lontano da casa e dalla mamma e sapendo che chiunque ti odia e non vede l’ora di farti fuori.
E nonostante ciò è sbagliato pensare che la politica di Israele sia lo stesso di tutti gli israeliani, tra cui tutti i vari dissenzienti, che sono molti e dove possono emigrano.
Detto ciò e invitando tutti a immedesimarsi in questo, il video che hai messo (che non intendo vedere per non incazzarmi e uscire dallo stato zen) dimostra probabilmente quello che il commentatore precedente ha ben detto, che chi festeggia così è una merda umana. D’altronde a Gaza festeggiavano così a suo tempo ogni razzo che esplodeva in terra israeliana.
Le vere merde sono i politici e i falchi da tutte le parti che per le loro piccole vittore della miseria giocano con la pelle ed il benessere fisico e mentale dei propri concittadini. Ma dire che questo sia un’esclusiva israeliana non me la sento.
Chiaro che ora i soliti scribbacchini delle varie sezioni internazionali della propaganda Mossad si daranno da fare…..eccome…a cercare di sistemare le loro verita`….come quella dei 10.000 0 100.000 kassam piovuti sulle loro teste…che non hanno fatto nemmeno un centesimo di quello che “produce” un confetto con la stella loro….mah…continuate così….che siete gia`tantissimo amati………..
Ming Tzu
“E nonostante ciò è sbagliato pensare che la politica di Israele sia lo stesso di tutti gli israeliani”
Oh certo, nemmeno la politica di Hamas rappresenterà tutti i palestinesi della Striscia di Gaza, solo che questi nemmeno hanno fatto in tempo ad eleggerli che si sono ritrovati praticamente sotto embargo totale, e lo sono da tre anni! Israele invece occupa illegalmente territori palestinesi, bombarda e invade i paesi vicini, compie stragi disumane e ingiustificate, e quali conseguenze subisce? Le risoluzioni Onu che considera carta straccia? Israele dovrebbe essere punita severamente, dovrebbe essere embargata, dovremmo interrompere qualsiasi relazione commerciale con quel paese, allora si che vedremmo dei “progressi” nell’eterno “processo di pace”…
@mammaamsterdam, dal momento che ti esprimi qui come ti sei espressa, è chiara la posizione che hai nei confronti della questione palestinese.
Nemmeno sto a giudicare la reazione festaiola degli israeliani che apprendono dell’uccisione dei pacifisti; evidentemente Israele(come tante altre nazioni) non informa in modo veritiero i suoi abitanti su come stanno veramente le cose. Io ne ho 64 di anni e seguo gli avvenimenti(tenendo conto sia delle fonti pro/palestinesi che quelle pro/israeliani) da quando ne avevo 20. Non ti voglio insegnare nulla, perchè a 40 anni uno le opinioni difficilmente le cambia; però ti può essere utile leggere, tutto quello che ha scritto sul tema Lia su questo blog e anche:
http://www.dongiorgio.it/proposte.php?id=101
A mio avviso opinioni non di parte.
Le fonti pro/israeliani non credo ti servano.
mi permetto di spezzare una piccola lancia in favore di mammamsterdam, che secondo me non aveva risposte nè sentenze, ma solo punti di domanda nella testa.
e lo dice una che, almeno in casa sua e col suo marito (che concorda, alhamdulillà), si permette di dire
…….
scritto e poi cancellato, mica che l’haramlik mi va nei guai per istigazione all’antisemitismo ;-)
per dire che non è questione di avere posizioni, secondo me, non è mica una partita inter e milan. (!!)
e che per me il fatto che io invece ce l’abbia, una posizione, e anche abbastanza rigida, non mi fa onore e non mi piace, anche, a volte…(però sono fatta così) (due braccia rubate al terrorismo).
insomma io la mammamsterdam un po’ la invidio, devo dire.
“devono sospettare di tutto e di tutti, di una signora ciaccona sul bus (porterà dell’esplosivo sotto le vesti o è proprio tutta roba sua?), della busta di biscotti della nonna che la sorellina di una mia amica si è scordata al Ben Gurion per la fretta e come minimo è costata una chiusura di un paio d’ore dell’aeroporto in attesa che arrivassero gli artificieri”
A dire il vero dopo l’11 settembre succede un po’ anche qui.
Temo che parcheggiare un’auto a NY adesso sia diventato un po’ complicato.
e vorrei anche aggiungere complimentoni all’Italia all’ONU.
Ho esaurito la dote di vergogna in dotazione.
C’era anche Angela Lano sulla nave…povera… :(
che disastro…
http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/esteri/201006articoli/55588girata.asp#
Bene: considero la Lano una persona orrida e, francamente, per lei non mi dispiace affatto. Ne guadagnerà in termini di posizione nell’ambientello, che so che ci tiene.
Mi dispiace invece per Fallisi: lo conosco molto superficialmente ma so che, almeno, è in buona fede. Come ho scritto più volte,ritengo che in Italia ci sia un problema di rispettabilità, all’interno dell’impegno propalestinese.
Quanto all’avere paura: voglio solo ricordare che il popolo più terrorizzato del mondo è quello arabo. Tutto. Vorrei che ci si immedesimasse nella gente che era in trappola sotto l’operazione Piombo Fuso, un milione e mezzo di persone bombardate in spregio a qualsiasi legalità internazionale. Agli iracheni, con quello che abbiamo fatto al loro paese forti di una montagna di balle. Ai siriani, che hanno vissuto per anni sotto le minacce di Bush.
E, in misura minore, tutti gli altri. In Egitto non esiste luogo pubblico senza metal detector, passano gli specchi sotto i motori delle macchine davanti ad ogni albergo e, nel periodo in cui ci ho vissuto io, ricordo almeno sei attentati. Che avevano poco a che fare con Al Qaeda e molto con la disperazione della gente o con strane manovre che giovano a tutti tranne che, appunto, agli arabi.
I temi in classe raccontano molto dello stato d’animo dei ragazzi: raccontai, qui sul blog, delle alunne che mi scrivevano che avrebbero dovuto educare molto bene i loro figli: “Saranno loro a difenderci quando l’Occidente invaderà anche noi”.
Il nostro cervello sembra incapace di vederli come persone, gli arabi. Con le loro famiglie, le loro vite normali, le loro aspirazioni e tutto ciò che gli viene tolto ogni giorno in nome di interessi che non sono mai i loro.
Non puoi perderti questo
http://www.elperiodico.es/es/noticias/internacional/20100604/personas-han-muerto-155-atentado-india-quien-importa/296750.shtml
ogni commento e’ puramente superfluo!
su Lano
dal Corriere
http://corrierefiorentino.corriere.it/firenze/notizie/cronaca/2010/3-giu…
il caso
«Lascio Infopal, troppi antisemiti»
Il leader della onlus Italia-Palestina, Mario Mingarelli, rompe con l’agenzia di stampa coinvolta nei fatti di Gaza. Le sue dimissioni, prima dell’attacco israeliano
Mariano Mingarelli
Mariano Mingarelli
FIRENZE – Mariano Mingarelli è da sempre, da quando è stata fondata, il presidente dell’«associazione di amicizia italo-palestinese». Da sei anni. Mingarelli, che di anni ne ha quasi settanta, ha deciso che è necessario un ricambio al vertice. Di farsi insomma da parte, non di uscire dalla onlus che in questi anni ha promosso tantissime iniziative culturali e raccolte fondi per la Palestina. Mingarelli spera in un ricambio generazionale e intanto si è tolto un peso.
Si è dimesso dall’agenzia di stampa «Infopal» di cui la direttrice è Angela Lano, una fra le attiviste e attivisti che lunedì notte era a bordo delle navi che volevano portare aiuti umanitari a Gaza, ma che sono stati attaccati e poi arrestati dall’esercito israeliano. I fatti dei giorni scorsi non c’entrano niente, ma Mingarelli il 26 maggio ha comunicato alla direzione di Infopal le sue dimissioni dal comitato di consulenti. Motivo? La presenza di intellettuali, affiancati al suo nome che, secondo Mingarelli, hanno atteggiamenti antisemiti, negazionisti o comunque troppo aggressivi nei confronti di Israele. «Da un’amica ebrea che fa parte della rete contro l’occupazione ho ricevuto la notizia che diverse persone all’interno di Infopal sono vicine alla destra, antisemite — spiega il presidente dimissionario della onlus fiorentina — e che il loro appoggio alla causa palestinese non è il fine, ma lo strumento. Per questo non volevo che il mio nome fosse accostato a loro e mi sono dimesso».
Mingarelli per Infopal in questi anni non ha fatto altro che tradurre testi o pubblicazioni dei giornali arabi o di scrittori palestinesi «senza mai commentare», dice: «Non rinnego la funzione di Infopal che considero una fonte di notizie importantissima e al cui interno ho molti amici. Quando mi chiesero di fare parte della redazione diedi la mia disponibilità, ma non ho mai guardato le persone che ci entravano. Già Magdi Allam a suo tempo mi citò per questa cosa e allora non volevo che a rimetterci fosse poi la nostra associazione». Mingarelli conosce Angela Lano. Conosce bene Israele e la Palestina. Nei giorni precedenti all’attacco dell’esercito israeliano alla flottiglia di attivisti, lui aveva previsto tutto. Gli chiediamo come e soprattutto se tra i motivi delle sue dimissioni ci fosse anche la presenza della Lano. Se anche la direttrice di Infopal è tra coloro che Mingarelli giudica antisemiti.
«Credo che la Lano non abbia più di un atteggiamento aggressivo — spiega — a volte può essere naturale quando si ha a che fare con chi nega la verità e la realtà lampante dei campi dove gli israeliani razionano cibo e ogni genere di materiale. Non credo che sia più di questo. Ribadisco che Infopal è preziosa, le informazioni che trasmette sono attendibilissime. Ma al suo interno ci sono alcuni intellettuali, chiamiamoli così, con posizioni antisemite o comunque che non mi trovano d’accordo. Perché sapevo che ci sarebbe stato l’assalto? Gli israeliani avevano dichiarato che ogni tentativo di sbarco a Gaza sarebbe stata considerata un’aggressione. Su quelle navi c’erano solo viveri, case prefabbricate e materiale scolastico. Niente di più. Però, come facevo con Infopal e come faccio con la nostra associazione, non esprimo giudizi. Fornisco informazioni. Dare suggerimenti è già manipolare».
Alessio Gaggioli
03 giugno 2010© RIPRODUZIONE RISERVATA
Non faccio commenti.
Tanto tutti sanno come la penso.
Due domande:
Prima domanda: Tra quella gente festante c’era anche il nostro Ministro degl’Esteri?
Seconda domanda: 3 no valgono piu di 32 si..l’aritmetica è una scienza che mi sorprende.
Spero proprio che questa storia di porre il veto venga cambiata all’ONU.
Così mi auguro che i paesi del golfo portino a 500 euro il prezzo di un barile di petrolio. Se fossero paesi con un minimo di senso d’orgoglio lo farebbero, ma anche lì si fanno esclusivamente gli affari loro.
Poveri Palestinesi sono proprio soli, con tanti sciacalli intorno.
Gli israeliani volevano ispezionare la nave. Avevano detto in precedenza che non avrebbero permesso che nelle navi che dicono di portare aiuti umanitari vi fossero armi e rifornimenti ad Hamas (che, ricordo, nel suo statuto, ha la previsione della distruzione dello stato di Israele).
Hanno detto anche che, come in passato, e come ora per la Rachel Corrie, che in assenza di armi avrebbero creato un corridoio terrestre per i rifornimenti verso Gaza. Quando i soldati sono scesi sulle navi, uno a uno per ispezionarle (avessero voluto fermarle tout court sarebbe bastato mettere fuori uso il timone o l’elica; avessero voluto dall’inizio un’azione violenta certo non sarebbero scesi uno alla volta) sono stati aggrediti con coltelli e sbarre di ferro. I video lo dimostrano chiaramente.
Domanda 1: perchè li hanno aggrediti?
Domanda 2: se le navi contenevano solo aiuti, perchè non hanno voluto farsi ispezionare?
Domanda 3: A chi fa bene un incidente del genere?
Caro Giovanni,
inspiegabilmente pare che un incidente così non faccia comunque male ad Israele
“quando i soldati sono scesi sulle navi, uno a uno per ispezionarle …”
Per ispezionarle? Ti sbagli, le hanno assaltate in acque intarnazionali per dirottarle in israele, che è diverso.
“…sono stati aggrediti con coltelli e sbarre di ferro”
Si, più che altro con pali d’ombrellone e sedie, mentre dall’altra parte imbracciavano gli M-16 coi lanciagranate. Comunque che si aspettavano i pirati israeliani, l’applauso?
Giovanni…non preoccuparti…sta arrivando Erdogan su una delle prossime navi…con i suoi commandos…ci sara` da ridere con i valorosi guerrieri del idf….aspetta e spera….e prega anche tanto che qualche deficiente non lo ferisca o uccida….
Certo che ‘sta nave Rachel Corrie deve essere proprio una nave di facili costumi, per lasciarsi abbordare così!
Guardate il video dell’assalto su youtube.
Lo vedete che gli israeliani si calano sulla nave uno a uno, a parecchi secondi di distanza uno dall’altro? vi sembra il comportamento di chi sta preparando uno scontro a fuoco? Qualcuno dei commentatori ha fatto il militare? Ha mai sentito parlare di regole d’ingaggio così assurde, per non dire ridicole? Li vedete gli attivisti che si gettano sui soldati con quelli che sembrano bastoni? vedete il tizio che accoltella ripetutamente in soldato? vedete che i soldati, fino ad ora, non cercano neppure di usare la armi?
ripropongo le domande che ho fatto prima.
perché non far ispezionare le navi e reagire aggredendo i soldati, se veramente lo scopo della missione era di portare aiuti umanitari?
Lascio stare la terza domanda perché se qualcuno pensa che l’evento stia portando vantaggi a Israele, non è neanche il caso di cominciare a discutere.
io vedo solo 3 minuti di filmati dell’IDF pesantemente editati
se fossero innocenti, perchè non pubblicare le ore di girato e le decine di foto che hanno sequestrato ai passeggeri insieme ad attrezzature e pure ai soldi?
strane ispezioni queste dove i doganieri ti rubano anche le mutande, ma scommetto che si troverà un motivo anche per questo…
Giovanni, l’esercito israeliano ha “preso possesso” di una nave straniera, in acque internazionali (non in acque israeliane, dove ne avrebbero avuto il diritto, almeno dal punto di vista legale), ammazzando e ferendo civili.
Questa cosa ha un solo nome: pirateria.
Che siano scesi uno a uno o che abbiano sparato con gli m16 solo dopo la prima biglia o il primo manico di ombrellone ricevuto conta relativamente.
Vorrei ricordare a Giovanni che il bilancio della “legittima difesa” dei pirati israeliani dagli arredi da barca agitati dai turchi è di una decina di morti ammazzati tra questi contro nessuna vittima tra i soldati. Direi che questo vorrà dire qualcosa. Certe difese dell’assalto israeliano sono davvero ridicole, cos’è un commando di soldati che si calano da un elicottero armati fino ai denti? Il comitato di benvenuto? Evidentemente gli israeliani sono abituati così, se vengono a farti visita mica ti citofonano, come farebbe un qualunque “amico dei terroristi”, no: si calano dagli elicotteri coi fucili e i lanciagranate, magari tu, malfidato e antisemita, ti spaventi e brandisci una pantofola, e loro sono costretti a crivellarti e ci restano pure male, poverini…
“perché non far ispezionare le navi e reagire aggredendo i soldati, se veramente lo scopo della missione era di portare aiuti umanitari?”
Le navi, cariche esclusivamente di aiuti umanitari (se così non fosse lo sapremmo già) erano dirette in Palestina, israele non ha diritto ad ispezionare un beneamato cazzo, il blocco navale imposto alla Striscia di Gaza è un crimine contro l’umanità e va abolito. Le azioni dei pacifisti che hanno tentato di forzarlo hanno sia una valenza umanitaria, per via degli aiuti alla popolazione, sia politica, cioè di protesta contro il blocco stesso; infatti adesso l’intera comunità internazionale ne chiede la fine.
Sinceramente i filoisraeliani hanno rotto le palle con ‘sta storia del presunto “vero obbiettivo” dei pacifisti! Perchè non ce lo dite voi quale sarebbe ‘sto cazzo di “vero obbiettivo”? I turchi sarebbero andati a farsi trucidare apposta per far dispetto a Netanyau? O forse volevano invadere israele da Gaza brandendo pali d’ombrellone e pelapatate?
Cerco di spiegare con esattezza qual è la mia posizione, anche se porto via molto spazio e chiedo scusa a Lia.
Israele esiste da 62 anni. Fin dal primo giorno della sue esistenza (letteralmente) è stato aggredito militarmente da palestinesi e paesi arabi che avevano il dichiarato intento di distruggerlo.
La guerra convenzionale, con poche interruzioni, è durata per 25 anni. Dopo, i paesi arabi della regione si sono resi conto di non avere la forza di distruggere militarmente Israele e si sono tirati indietro dalle operazioni di guerra, lasciando soli i Palestinesi.
I palestinesi,soli, non potendo continuare le operazioni di guerra convenzionale, hanno affidato le loro rivendicazioni a formazioni politiche/militari e paramilitari. Gli obiettivi di questi combattimenti sono diventati anche obiettivi civili.
L’obiettivo generale è rimasto inalterato: distruggere Israele.
La maggiore di queste formazioni ora è Hamas, che, nel suo statuto, ha l’obiettivo di uccidere gli ebrei e di distruggere lo stato di Israele (articoli 7 e 11 della carta di fondazione di Hamas, per chi avesse voglia di leggerla).
Hamas sta a Gaza: Israele cerca di non far arrivare armi, materiali ed equipaggiamento ad Hamas: questo è il motivo della richiesta di ispezione delle navi che arrivano.
Il tentativo di non far arrivare equipaggiamenti ad una formazione che ha il dichiarato compito di distruggerti è cosa che farebbe qualsiasi nazione del mondo.
Lo stesso blocco, terrestre questa volta, è attuato dall’Egitto.
Gli Israeliani hanno creato una strada per il recapito degli aiuti umanitari: è la stessa che viene applicata oggi per quelli della Rachel Corrie.
Chi vuole portare aiuti umanitari può praticarla; chi vuole anche sottolineare politicamente il suo disaccordo con Israele può fare come ha fatto la Rachel Corrie: cerca di violare il blocco e poi, senza episodi di violenza, accetta di portare gli aiuti per la via riconosciuta.
La mia opinione è che a bordo della flotta Free Gaza ci fosse qualcuno che aveva intenzione invece di creare un incidente internazionale con spargimento di sangu (si, anche il proprio. Non è certo la prima volta).
In ciò, se è vero, sono stati aiutati dalla dabbenaggine degli israeliani, chiaramente impreparati ad una simile eventualità. Il loro modo di arrivare sulla nave e ciò che ne è seguito, per me, ne è una chiara dimostrazione.
Ultimo aspetto:
Oggi i falchi governano a Tel Aviv perchè dal 1948 gli arabi ed i palestinesi hanno cercato di distruggere Israele con le armi. E quando un popolo viene continuamente minacciato di distruzione ha la strana tendenza ad affidarsi a chi predica la violenza per rispondere alla violenza (Che strano!).
Ma chi predica la violenza per rispondere alla violenza non è mai farina per fare ostie e, investito del potere dalla gente, che è spaventata, tende a comportarsi sempre peggio.
Se poi trova anche qualcuno che cerca lo scontro apposta, come strumento per creare ulteriori tensioni, magari ammantato della bandiera della pace le cose peggiorano.
Di Gandhi ce n’è stato solo uno, e neanche lui avrebbe fatto molta strada se non avesse avuto contro gli Inglesi.
Infine le mie convinzioni:
– Solidarietà al popolo Palestinese, disperato da sessant’anni per colpa di chi lo ha governato
– Disaccordo assoluto verso hamas, così come verso qualsiasi altra organizzazione che fa della distruzione fisica e della guerra un principio di fondazione
– Disprezzo per parecchi paesi arabi, molti dei quali ricchissimi, che evitano accuratamente di dare una mano materiale ai palestinesi (alla faccia dei principi del Corano)
– comprensione verso il popolo Israeliano, da sessant’anni minacciato di distruzione per il solo fatto di esistere
– Disaccordo verso il governo Israeliano, che dovrebbe eliminare il blocco su Gaza, mantenendo però il diritto di impedire, anche con la forza, il rifornimento di armi e materiali ad Hamas.
“Israele esiste da 62 anni. Fin dal primo giorno della sue esistenza (letteralmente) è stato aggredito militarmente da palestinesi e paesi arabi che avevano il dichiarato intento di distruggerlo.”
Boh Giovanni, tanto per dirne una, io so che per “prendere” Haifa ai palestinesi, gli “israeliani” (che non so se all’epoca lo fossero già … forse sarebbe meglio i sionisti) tirarono loro delle cannonate. E’ interessante vedere i diversi punti di vista delle persone. Davvero.
su giovanni, lo sanno anche i sassi che a Gaza non entra il necessario e che Israele sta attuando un blocco punitivo illegale…
quanto alla sequela di balle che hanno diffuso gli israeliani (armi a bordo, complicità con al Qaeda etc.) stanno sfiorendo una dopo l’altra aumentando l’imbarazzo, gli assassinati sono stati tutti colpiti da vicino, molti alla testa, la tesi dell’intervento legittimo o della legittima difesa non esiste
il governo israeliano o gli stessi operatori non potevano accettare l’arrembaggio respinto e i loro soldati disarmati e resi impotenti dai manifestanti (non uccisi anche se in loro potere, a smentie le siocchezz sull’odio e gli “islamici”) e hanno lavato la vergogna con il sangue, ormai è evidente a chiunque voglia vedere
Giovanni, che la misura sia stracolma e’ evidente . Ora lo dice persino il Papa, con parole e toni che non mi sembra di avere mai udito prima d’ora, che non se ne puo’ piu’ di questa occupazione, figurati !
La difesa d’ufficio di Israele mi pare fuori tempo massimo .
Katia, sono d’accordo sull’interesse per il diverso modo di vedere le cose.
Il fatto di Haifa avvenne nell’aprile 1948, nel quadro di una serie di episodi di estrema violenza che dall’anno prima insanguinavano la regione. Da entrambe le parti. Ciò proprio a seguito della risoluzione onu che sancì la nascita dei due stati, e subito prima della loro formalizzazione. Haifa fu assegnata ad Israele, che quindi non “strappò” niente.
Lo stato di Israele nacque formalmente il 14 maggio 1948. Il 15 maggio le truppe di Siria, Egitto, Libano, Iraq e Giordania lo attaccarono.
Mazzetta, io ho parlato di dabbenaggine e impreparazione degli israeliani e di alcune persone che volevano lo scontro tra la Free Gaza. Nulla di ciò che ho visto o letto finora contrasta con la mia ricostruzione.
In più, ciò che ho detto era in invito a vedere l’episodio non a se stante, ma nel contesto degli avvenimenti degli ultimi sessant’anni.
Barbara, il Papa ha detto che gli Israeliani devono smetterla con il blocco di Gaza. Io, immodestamente, ho detto lo stesso.
Non mi sembra di aver fatto una difesa di Israele, se non quando ho detto che ha il diritto di controllare che ad Hamas, che vuole distruggerlo, non arrivino armi.
Per il resto mi pare di aver citato eventi storici che credo accertati.
Giovanni, parlare di dabbenaggine è assurdo
lo faresti se stessimo parlando di “islamici”?
lo faresti se d essere rimasti uccisi fossero parenti tuoi?
sono nove omicidi e diversi ferimenti, derubricarli a “errori” o cose di “mele marce” è offensivo per le vittime e anche per chi ti legge
lo stesso dicasi per il tuo invito ad osservare il contesto, che oltre ad essere controproducente se rivolto a chi il contesto lo conosce nei dettagli, è parimenti assurdo
se un’auto con i tuoi parenti a bordo venisse travolta da un camionista ubriaco, minimizzeresti mettendo l’incidente nel contesto delle migliaia di incidenti stradali o penseresti che il camionista è uno che ha commesso una strage ?
Straordinario; quello che ha postato Barbara lo stavo per postare io proprio ora… ora il Papa sarà tacciato di antisemita… e forse un pochino lo è pure visto il suo passato. Ma sicuramente non ha fatto un discorso spontaneo; queste sono parole studiate bene per prendere le distanze da un comportamento che non si può assolutamente appoggiare. Purtroppo il nostro Ministro degli esteri non ha avuto la stessa prudenza.
Giovanni, tu dici: “Oggi i falchi governano a Tel Aviv perchè dal 1948 gli arabi ed i palestinesi hanno cercato di distruggere Israele con le armi. E quando un popolo viene continuamente minacciato di distruzione ha la strana tendenza ad affidarsi a chi predica la violenza per rispondere alla violenza (Che strano!).” Ed io ti dico: Israele è nata dalla violenza del sionismo che premeditava di appropriarsi della Palestina da molto, molto prima del 48. Che ti piaccia o no, prima che il sionismo si impadronisse, con metodi brutali, delle terre dei palestinesi, cristiani, musulmani ed ebrei vivevano in santa pace in Palestina (è storia documentata puoi andare a vedere anche da te…e visto che ci sei leggiti anche tutte le risoluzioni ONU che condannano l’operato degli sionisti. I falchi sono l’unica realtà, che gli abitanti di quella terra, hanno conosciuto negli ultimi 60 anni e solo pochi illuminati riescono a rendersene conto perchè anche li, come in altri paesi fintamente democratici, l’informazione non è veritiera. Se neppure tu riesci a capire che fionde, biglie e bastoni di ombrelloni(mostrati come armi dagli stessi coraggiosi israeliani)non possono considerarsi armi…hai seri problemi con la realtà. Cosa vuoi vedere nel contesto… tutta la storia dell’occupazione della terra palestinese è paurosamente piena di orrorose ingiustizie, dove i sionisti non sono certo le vittime. Smettiamola di mettere avanti il pietismo; perchè i sionisti dovrebbero essere giustificati per qualsiasi orrore di cui si rendono responsabili? … le cifre parlano chiaro a chiunque voglia capire: quanti palestinesi sono morti per mano sionista in 60 anni? Quanti hanno perso la loro casa e terra? Ora esamina i numeri dell’altra parte…. ma di che contesto parli Giovanni!
Ha scritto bene chi ha definito pirateria l’assalto alla flottiglia in acque internazionali. Vergogna! è veramente disonesto cercare di convincere l’opinione pubblica che biglie e ombrelloni possano essere considerate armi. Su una cosa sono d’accordo con te Giovanni: l’esercito sionista si è dimostrato goffo e incapace anche se armato fino ai denti… ma il punto non è questo; secondo me l’obiettivo dei sionisti è quello di scoraggiare(ardirei “terrorizzare” chi va a scoprire le sue magagne … purtroppo la loro arroganza è permessa da troppi intrecci, per lo più moralmente illeciti, attraverso i quali tiene il mondo per le palle.
Sì, vabbè, ma il papa è meglio che lo butti in mare con una pietra al collo, se poi ti viene in mente di ripescarlo in queste situazioni.
Barbara 2: sono io ad aver problemi seri con la realtà? perché dico che un popolo che viene condannato per il solo fatto di esistere si sente spaventato e minacciato e si comporta di conseguenza? Perché dico che Israele ha il diritto di combattere un’associazione che, lo ripeto fino alla nausea, è stata costituita con lo SCOPO PRECISO di uccidere gli ebrei e di distruggere israele?
Credi, conosco bene la storia della Palestina prima del 1948 e proprio per questo posso dirti che certo, si viveva in pace fino al 1918. Perché la regione era sotto il dominio dell’impero turco.
Poi le cose cambiarono, e quando si trattò di stabilire chi avrebbe governato la regione si cominciò a litigare.
La maggioranza della popolazione era musulmana. Gli ebrei ci andarono COMPRANDO le terre. e chi gliele vendette? I proprietari, cioè i musulmani. Che poi chiesero agli inglesi di fermare l’immigrazione perché non ne volevano altri.
E poi ci fu la seconda guerra mondiale, nella quale i paesi musulmani della zona si schierarono con Hitler. E nel 1947 l’onu decise che nella zona ci dovevano stare sia ebrei che palestinesi. E gli ebrei accettarono. Invece furono palestinesi e paesi arabi a rifiutare e ad attaccare Israele nel 1948. E a quel punto cosa dovevano fare gli ebrei? Gettarsi a mare? Io dico che il comportamento di Israele deve essere visto alla luce di tutto questo, e tu mi dici di no e che sono io ad avere problemi con la realtà?
gli israeliani evidentemente hanno accettato, ma non si sono accontentati e hanno mostrato di volere anche quello che non era stato pattuito
Per inciso preciso che per sionismo si intende un movimento nazionalista che mura all’autodeterminazione del popolo ebraico mediante la creazione di uno stato autonomo nella zona geografica di origine del popolo stesso.
Che è la stessa cosa che vogliono i Palestinesi.
Personalmente trovo che sia un’ottima cosa per qualsiasi popolo sulla terra. Compresi gli ebrei e i Palestinesi.
È vero Mazzetta, almeno in parte.
Gli Israeliani occuparono le terre dello stato Palestinese a seguito dell’aggressione dei paesi arabi e da allora le tengono.
Non dovrebbero farlo, e non c’é dubbio che l’unica soluzione civile a lungo termine sià quello della creazione di due stati di accettabile estensione.
Gaza doveva essere il nocciolo di ciò. Poi le cose si sono fermate, ma certo Hamas non ha contribuito a risolvere il problema.
Uffa… vabbeh è colpa mia che a 64 anni ancora mi metto a rispondere ad uno come Giovanni. Giovanni, ripeto, non sei informato…non ci stiamo con le date e con i fatti …non è vero ciò che tu affermi che gli “Israeliani”(per me sono i sionisti) occuparono le terre dello stato Palestinese a seguito dell’aggressione dei paesi arabi e da allora le tengono.
Se hai voglia di leggere naviga un po in internet e troverai tante informazioni che forse non ti sono mai capitate sotto gli occhi. Per esempio sapevi che all’inizio il sionismo non pensava esclusivamente alla Palestina? C’erano in ballo l’Argentina, gli USA,la Turchia, il Canada ed il canale di Suez. Decisero per la “Terra promessa” solo perchè fu la più facilmente idonea, in virtù di ciò che era stato stabilito nella conferenza di Berlino del 1884 -1885, ad essere dichiarata terra nullius. Te l’immagini se avessero scelto una porzione degli USA o del Canada o della Turchia …Nel 1897 scelsero la Palestina e cominciò l’immigrazione mirata all’occupazione.
Terra nullius un corno!!!!!! C’erano i palestinesi da tempo immemore eccome!!! e vivevano in armonia con tutti.
Nel 1947 il 16 Luglio Baruch Kaplan e il Rabino Yosef Dushinsky dissero chiaramente: “non vi fu mai un momento nell’immigrazione di ebreo-ortodossi europei in palestina (si riferiscono a epoche precedenti al fenomeno sionista) nel quale gli Arabi abbiano posto resistenza alcuna, al contrario quegli ebrei erano i benvenuti per via dei benefici economici del progresso che ricadevano sugli abitanti locali.”
La terra che scelsero poi non era certo il deserto che per anni i sionisti hanno cercato di farci credere. I migliori agrumi erano proprio in quella terra … non sono una felice invenzione dei sionisti che sanno fare i miracoli nel deserto.
Se fosse stata una terra nullius non ci sarebbero stati propositi dichiarati di uomini importanti come Tehodor Herzl, Eder e Ben Gurion. La situazione è talmente scandalosa che fin da allora ci fu chi, tra loro, si ribellò. Accorate le parole di Ahad Ha’am “cosa sta facendo la nostra gente in Palestina? erano servi delle terre della diaspora e d’improvviso si trovano con una libertà senza limiti e questo cambiamento ha risvegliato in loro un inclinazione al despotismo, essi trattano gli Arabi con ostilità e crudeltà, gli negano i diritti, li offendono senza motivo e persino si vantano di questi atti e nessuno fra di noi si oppone a queste tendenze ignobili e pericolose.”
Ho letto varie fonti; ma trovo che in questo sito di giornalismo(che incollo qui sotto) ci si possa trovare riassunta bene la storia fino ai giorni a noi più noti http://www.thepopuli.it/2009/03/israele-e-palestina/
Copio e incollo qui comunque; a disposizione di chi volesse ripassare o leggere per la prima volta:
“Nel 1916 con l’accordo di Sikes-Picot ce’ la spartizione del medio-oriente fra Francia, Russia e Inghilterra.
Col trattato di Sevres del 1920, l’Inghilterra diventa il potere coloniale ufficiale in Palestina.
Qui, con un accordo fra stato inglese e Chaim Weizmann (che diventera’ il primo presidente di Israele), un milione di ebrei sarebbero andati in Palestina e avrebbero avviato una partnership commerciale fra i due stati.
Gli interessi economici che susseguirono non potevano non passare inosservati:
– Partecipazione Ebrea alla costruzione del canale di Suez, assolutamente fondamentale per il commercio con l’india;
– Istituiscono il Jewish National Fund il Fondo Nazionale Ebraico che era quello che doveva raccogliere i fondi necessari per acquistare le terre in Palestina;
– Costituiscono la Jewish Agency, l’agenzia ebraica che organizza e convoglia l’emigrazione;
– Organizzano l’esercito (gli inglesi gli forniscono il training militare);
– Dichiararono una delle due lingue nazionali della Palestina la lingua ebraica;
– Demanio dato in concessione ebraica;
– Lo sfruttamento del sale del Mar Morto;
– Lo sfruttamento dell’energia elettrica;
– La produzione d’energia elettrica data ad aziende ebraiche.
Considerando che la distribuzione della popolazione era per l’80% araba mentre per il 20% ebrea, fu chiaro che ad un certo punto gli arabi si sollevarono.
Lawrence d’Arabia lasciò l’esercito inglese (con disgusto) proprio per il tradimento alla popolazione araba.
Gli inglesi decidono di rinunciare al mandato nel 1947 quando la situazione non era più controllabile. Nacquero molti gruppi terroristici come l’Irgun, lo Stern e il Palmach.
Albert Einstein e di Hannah Arendt pubblicarono sul New York Times nel Dicembre del 1948 una lettera: “la nascita del Partito della Libertà, di Menachem Begin e Menachem Begin, un’organizzazione nei metodi e nella filosofia politica-sociale Nazista e Fascista”.
Ben Gurion: “C’è bisogno di una reazione brutale e forte, dobbiamo essere accurati sui tempi sui posti e su coloro che dobbiamo colpire se accusiamo una famiglia dobbiamo fargli del male senza pietà, donne bambini inclusi, altrimenti non è una reazione effettiva, durante le operazioni non c’è bisogno di distinguere fra innocenti e colpevoli”.
Cambiamento Demografico
I morti arabi erano 250.000 nel 1947. Diventeranno 750.000 senza contare i morti negli anni successivi.
Dopo tutto questo nasce la storia che tutti conosciamo oggigiorno.
Con queste fondamenta nascono l’OLP, Fatah, Hamas e la storia che oggi conosciamo.”
In ogni caso, Lia ha più volte fatto il punto della storia e la puoi tranquillamente consultare nelle pagine di questo blog.
Quasi dimenticavo Giovanni, il tuo Io bambino ha detto una verità che non potresti mai ammettere… pensa al lapsus “Per inciso preciso che per sionismo si intende un movimento nazionalista che mura “
Broccoli, parlo per me, il Papa è stato citato solo per far notare che, se anche lui ha preso le distanze(loro che sono sempre equidistanti…con prevalente vicinanza ai più forti), vuole dire che questa volta la cavolata è stata proprio immensamente visibile agli occhi di tutti.
Barbara2: il mio io bambino ti ricorda che alla fine della guerra del 1948 Israele occupò la Galilea. Alla fine della guerra del 1967 occupo la Cisgiordania con Gerusalemme Est (che erano sotto l’amministrazione giordana), la Penisola del Sinai, le Alture del Golan, la Striscia di Gaza, la Giudea e la Samaria, esattamente come ti ho detto.
Il mio io bambino ti segnala anche che conosco molto bene la discussione su quale territorio gli ebrei avrebbero potuto scegliere per in’insediamento. C’erano anche l’Angola, il Suriname, il Kenya ed altri ancora. Non sono un’analfabeta, anche se mi parli come se lo fossi.
Peraltro non voglio offendere nessuno, ma credo di conoscere gli atti del Congresso Sionista di Basilea del 1897 meglio di chiunque altro su questo blog.
Noto anche che eviti di esprimerti sullo statuto di Hamas e sul fatto che i paesi arabi abbiano dichiaratamente cercato di distruggere Israele (con ciò che ne consegue per il comportamento di esseri umani normali) e, nella maggioranza dei casi, ne neghino il diritto all’esistenza.
Confermo inoltre il fatto che a partire dal 1905 (ben prima del protettorato britannico) gli ebrei COMPRARONO i terreni. E a venderglieli furono i musulmani.
Il mio io bambino nota anche che la differenza tra te e me é che io credo che Israeliani e palestinesi debbano avere due stati separati e sovrani, mentre tu, a quanto pare, riconosci questo diritto solo si Palestinesi. Gli Israeliani? E chissenefrega! Tanto sono ebrei.
A rischio di costringere il tuo io adulto a sporcarti le mani rispondendo a “quelli come me” ti confermo anche che per me Israele e gli israeliani, come ogni popolo al mondo, hanno diritto di esistere e di difendersi da chi nega loro questo diritto.
Giovanni,vedo che sei informato e mi fa piacere; mi fa meno piacere che hai come delle lacune…eppure avevo messo nel post precedente la spiegazione di come si svolsero in Palestina gli ACQUISTI(scusa se grido anche io come hai fatto tu). Pazienza, forse non sono maturi i tempi. Per quanto riguarda Hamas, la ritengo un effetto collaterale della cura che i sionisti hanno imposto ai palestinesi.
Comunque Giovanni, lo sapevo che sarebbe arrivata l’accusa di antisemita… “Gli Israeliani? E chissenefrega! Tanto sono ebrei”. Che palle! è un classico!!!!!!!!! Il punto è che per me, che non sono razzista o antisemita(semiti sono anche gli arabi), l’ebraismo è una religione e la religione si può professare ovunque. Non pensi che sarebbe assurdo che i cattolici pensassero di essere un “popolo” e pretendessero di scippare, con il beneplacito del mondo “civilizzato”, il paese di un altro popolo e pretendessero pure di essere accolti con simpatia?
Non si può certo dire che la razzista sia io…sei tu che pensi sia giusto costringere un certo numero di ebrei in un ghetto anche insicuro. I poveri ebrei(e credimi lo dico dal cuore) avrebbero meritato il rispetto ed il diritto di vivere in pace in ogni angolo del mondo. Come lo meritano tutti gli esseri umani(di qualsiasi religione)che vivano nel rispetto del prossimo.
Non è questione di sporcarsi o meno le mani mio caro Giovanni …come vedi ti ho risposto e ti assicuro che non sento di essermi sporcata; per me è normale il dialogo. Però le persone come te, ad un certo punto, mi prendono per stanchezza… quindi…credi pure quello che vuoi; se sei maggiorenne, dovresti essere in grado di assumerti la responsabilità delle tue convinzioni.
Non che abbia voglia di imbarcarmi in discussioni già fatte mille volte, ma volevo fare notare che la versione apologetica della storia di Israele che ci presenta Giovanni è considerata insostenibile e propagandistica in qualsiasi contesto accademico serio. Tranne che in Israele, ovviamente, dove fare ricerca storica seria costa a chi la fa censura, ostracismo ed espulsione dalle università.
Faccio anche notare che giocare col concetto di “distruzione dello Stato di Israele” è un vecchio trucco assai abusato: il mondo arabo ha convissuto con gli ebrei per tutta la sua storia, proteggendoli spesso e volentieri dalle persecuzioni dei cristiani, ed ha chiarissima la differenza tra Stato e popolo. Non mi scandalizza che si rifiuti l’idea di uno Stato etnico e religioso che considera i non ebrei cittadini di serie B. Altra cosa è lo sterminio degli ebrei, teorizzazione di cui l’Occidente ha l’esclusiva e che non esiste in nessuno statuto di Hamas. I filoisraeliani lo fanno apposta, a fingere di non capire la differenza.
I due Stati per due popoli: appunto, no. Intanto perché gli stati etnici sono un concetto di per sé mostruoso, per il razzismo che comportano. E poi perché Israele lo ha reso impossibile sul campo: il territorio che spetterebbe ai palestinesi è talmente frammentato, privo di vie di comunicazione e, soprattutto, di risorse, da rendere la sola idea una barzelletta. Israele, prima o poi, dovrà scegliere tra seguire le orme del Sudafrica o finire di distruggere, nella sua follia, tutto ciò che si trova davanti. Capacissimi di distruggere il pianeta, certo.
Infine, per cortesia, lasciamo perdere l’acquisto di terre degli ebrei dai musulmani e tutte queste fole. I tedeschi hanno comprato immensità di terreni in tutte le isole spagnole, ma suppongo che i suddetti spagnoli avrebbero qualcosa da ridire, se domani ci vedessero sorgere uno Stato.
Lia e Barbara2:
“Altra cosa è lo sterminio degli ebrei, teorizzazione di cui l’Occidente ha l’esclusiva e che non esiste in nessuno statuto di Hamas. I filoisraeliani lo fanno apposta, a fingere di non capire la differenza”
Statuto di Hamas articolo 7 ultimo capoverso:
“nevertheless, the Hamas has been looking forward to implement Allah’s promise whatever time it might take. The prophet, prayer and peace be upon him, said: The time will not come until Muslims will fight the Jews (and kill them); until the Jews hide behind rocks and trees, which will cry: O Muslim! there is a Jew hiding behind me, come on and kill him! This will not apply to the Gharqad, which is a Jewish tree (cited by Bukhari and Muslim).”
Chiaro, no?
Articolo 11: ” The Strategy of Hamas: Palestine is an Islamic Waqf
The Islamic Resistance Movement believes that the land of Palestine has been an Islamic Waqf throughout the generations and until the Day of Resurrection, no one can renounce it or part of it, or abandon it or part of it. No Arab country nor the aggregate of all Arab countries, and no Arab King or President nor all of them in the aggregate, have that right, nor has that right any organization or the aggregate of all organizations, be they Palestinian or Arab, because Palestine is an Islamic Waqf throughout all generations and to the Day of Resurrection. Who can presume to speak for all Islamic Generations to the Day of Resurrection? This is the status [of the land] in Islamic Shari’a, and it is similar to all lands conquered by Islam by force, and made thereby Waqf lands upon their conquest, for all generations of Muslims until the Day of Resurrection. This [norm] has prevailed since the commanders of the Muslim armies completed the conquest of Syria and Iraq, and they asked the Caliph of Muslims, ‘Umar Ibn al-Khattab, for his view of the conquered land, whether it should be partitioned between the troops or left in the possession of its population, or otherwise. Following discussions and consultations between the Caliph of Islam, ‘Umar Ibn al-Khattab, and the Companions of the Messenger of Allah, be peace and prayer upon him, they decided that the land should remain in the hands of its owners to benefit from it and from its wealth; but the control of the land and the land itself ought to be endowed as a Waqf [in perpetuity] for all generations of Muslims until the Day of Resurrection. The ownership of the land by its owners is only one of usufruct, and this Waqf will endure as long as Heaven and earth last. Any demarche in violation of this law of Islam, with regard to Palestine, is baseless and reflects on its perpetrators.
Noterete che si parla di stato religioso, non etnico. Noterete anche che si accomunano gli stati musulmani a quelli diventati tali a seguito di conquista con la forza. (Ma la cosa a quanto pare vale solo per loro. Estremisti si, ma mica fessi).
“eppure avevo messo nel post precedente la spiegazione di come si svolsero in Palestina gli ACQUISTI(scusa se grido anche io come hai fatto tu)”
Nel 1910 nasce, per iniziativa di Naib al Khuri Nassar, già fondatore del giornale “al Kharmil”, l’associazione palestinese finalizzata ad iniziative atte a “convincere il governo a proibire la vendita di terre agli ebrei”.
Nel 1911 e’ fondato il Partito patriottico ottomano, avente lo stesso obiettivo dell’associazione di Nassar.
Mi pare quindi che le comprassero, no?
“il territorio che spetterebbe ai palestinesi è talmente frammentato, privo di vie di comunicazione e, soprattutto, di risorse, da rendere la sola idea una barzelletta.”
Ecco la partizione dell’Onu nel 1947.
http://domino.un.org/maps/m0103_1b.gif
A me non sembra affatto una barzelletta. Anzi.
Ma la discussione sta diventanto sterile. Il vero problema è che per me un popolo ha diritto di avere uno stato, e per voi capisco di no.
E gli ebrei non sono solo esponenti di una religione: sono un popolo sul serio.
Nella Dichiarazione Universale dei Diritti Collettivi dei Popoli (CONSEU – Barcellona, 27 maggio 1990), si afferma:
“Ogni collettività umana avente un riferimento comune ad una propria cultura e una propria tradizione storica, sviluppate su un territorio geograficamente determinato costituisce un popolo. Ogni popolo ha il diritto di identificarsi in quanto tale. Ogni popolo ha il diritto ad affermarsi come nazione.”
Certo, c’è il riferimento al territorio geograficamente determinato che è proprio il problema.
Gli ebrei ce l’avevano. Oggi non ce l’hanno più.
In quanto tempo si prescrive il diritto ad essere un popolo?
Per me mai. Per voi mi pare che sia già prescritto.
Saluti a tutti.
Giovanni, per cortesia: queste sono cazzate. Hamas ha riconosciuto le frontiere del ’67 nel 2005 (http://www.ilcircolo.net/lia/703.php ) e, comunque, il motivo del contendere non è un ipotetico e bizzarro desiderio palestinese di sterminare ebrei ma il loro diritto a starsene a casa loro. A proposito dei diritti dei popoli.
Se vuoi parlare di un fenomeno politico complesso e importante come Hamas, cerca di metterlo a fuoco e di contestualizzarlo meglio. Ti consiglio l’ottimo libro di Paola Caridi (Hamas, ed. Feltrinelli), anche per staccare un attimo dalla lezioncina propagandistica in cui sei immerso.
Qui, comunque, si parla del comportamento criminale dei terroristi che hanno assaltato delle navi in acque internazionali, qualche giorno fa: gli israeliani. Difenderli vuole dire avere l’etica di una bestia.
Eh. Giusto Lia.
Scusa Lia se mi sono lasciata trasportare fuori tema.
Giovanni dice cose serie, circostanziate e documentate a cui si risponde con “cazzate”.
Non ci si capirà mai, perché la pancia prende il sopravvento sulla testa.
E lo dico anche per me, ovviamente.
Lia, so che ti spiacerà e a mia volta mi spiace, ma proprio su questo blog ho sviluppato una discreta antipatia verso certo mondo musulmano, di cui la Lano fa parte.
E’ più o meno dalla storia degli spiriti nei tubi del lavello in poi (che, devo ammettere, mi ha molto divertita) non riesco più a dare credibilità a certi discorsi.
Elvi, quello è un problema che ho anche io. Però tra l’islam nostrano e la Palestina c’è la differenza che passa tra una vittima e un pagliaccio, e non si può dimenticarlo. Quanto a Giovanni: io credo di avere risposto in modo circostanziato centinaia di volte a discorsi uguali ai suoi, e con gli anni mi sono stancata, vorrei che bastasse citare fonti diverse senza doverle riassumere. Ma forse non basta mai e tocca ripetere le stesse cose, tutta la vita. Solo che io sono stanca.
No Elvi, i morti come i feriti, sono stati colpiti dall’alto. Quindi hanno sparato prima di scendere sulla nave o mentre si calavano sulla nave. Per fare un fuoco di sbarramento e per facilitare l’arrembaggio.
I morti sono stati colpiti alla testa dall’alto verso il basso. I feriti anche e le testimonianze dei superstiti confermano quanto detto.
Vorrei sapere che fine hanno fatto gli aiuti umanitari (medicine, cemento, prodotti alimentari, materiali per l’edilizia) destinati ai Palestinesi, sicuramete se li sono presi loro.
Giovanni dice, e secondo me ha ragione, che “Oggi i falchi governano a Tel Aviv perchè dal 1948 gli arabi ed i palestinesi hanno cercato di distruggere Israele con le armi. E quando un popolo viene continuamente minacciato di distruzione ha la strana tendenza ad affidarsi a chi predica la violenza per rispondere alla violenza”.
Ma lo stesso argomento può essere usato per spiegare Hamas che vince le elezioni.
Lia dice che Hamas è un movimento complesso, e ci credo.
Ma anche la storia degli ebrei direi che è piuttosto complessa.
Non se ne esce. Si dovrebbe poter fare un reset e ripartire da zero, per evitare i “ha cominciato lui” e i “quella volta che nel ’48” e “sì però anche loro” etc…
Non è possibile, e temo che il bagno di sangue sarà inevitabile se nessuna delle parti avrà il coraggio di fare un passo indietro.
Il prezioso contributo dei personaggi alla Angela Lano sarà certo di grande aiuto per intorbidare ulteriormente il tutto.
La mia pancia sta con gli ebrei e Israele, ma riconosco che in buona parte è perché ho letto Primo Levi, amo il cinema di W. Allen, dei Cohen e di Mihăileanu, e mi commuove Erri De Luca quando racconta di aver imparato l’yiddish per “dare torto alla storia”, che ne aveva decretato l’estinzione con l’olocausto.
Questi sono i motivi per cui sottoscrivo il commento di Mammasterdam: mi proibisco di avere un’opinione (anche se un po’ a me costa, e invidio invece chi, in questo immenso casino, ha granitiche certezze).