Entrare negli uffici della Sicurezza di Stato, trovare documenti riservatissimi distrutti, documenti riservatissimi salvi, passaporti dei desaparecidos, celle sotterranee e pure la macchina per torturare con l’elettricità, con la gente che la prova in cortile e gli ex detenuti che spiegano come funziona.

Abbastanza da fare correre al Cairo Robert Gates, pare, ché gli USA hanno a lungo dato lavoro ai torturatori egiziani e chissà cosa verrà fuori, nei prossimi giorni.

La quantità di materiale è enorme. Per farsi un’idea conviene partire dalla pagina We are all Khaled Said, su FB. Troverete affascinanti cazzate e cose molto brutte, informazioni e disinformazione. C’è da leggere per i prossimi mesi.

Ah: e sono venute fuori le mazzette pagate da Israele ai figli di Mubarak. Quanta bella gente.

Aggiornamento: e ci penso e ci ripenso e mi si incrociano gli occhi, ché gli egiziani mi lasciano senza parole da anni e non mi abituo mai. No, ma dimmi tu: è come se gli italiani calassero in massa a caccia dei dossier riservati nostrani, degli archivi di Andreotti, dei segreti nostri che, per giunta, in confronto a quelli egiziani saranno segretucci, cazzate. E tu vedi queste spedizioni di gente coi telefonini, le foto dei fascicoli su tutti i socialcosi, le macchine da tortura in mezzo ai cortili. Noi non ce le abbiamo ancora, le categorie mentali per inquadrare roba così.  Io so’ senza parole.
Poi, ovvio, tutto ‘sto bottino richiederà gente esperta per catalogarlo.
Però, insomma, la sensazione è quella di una notevole dissacrazione. Hanno una loro potenza, le immagini della gente a spasso tra i faldoni.

(Vedi anche il post di Mazzetta)