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Dunque: qualche vaghissima risposta alle mie domande sugli strani traffici di IADL e Campo Antimperialista è infine arrivata anche se, essendo Miguel Martinez un tipo dai procedimenti a tratti contorti, si è tutto ingarbugliato nel fare apparire le mie domande sul suo blog come fatte da una tale Cloro che però non era Cloro ma forse si chiamava Clorabella e, insomma, tutte ‘ste cose complicate che fa il Martinez ma, vabbe’, l’importante era arrivarci e non stiamo a sottilizzare sul come.

La risposta mi pare, nel complesso, raffazzonata ed elusiva. La si può trovare sul suo blog, per gli amanti del genere che la volessero leggere; qui mi limito a evidenziare un paio di cose che mi suscitano qualche interrogativo più generale di quelli limitati alla semplice figura di Kelebek.

La prima:

Il Campo non ha “dirigenti europei”. Casomai ha un direttivo internazionale: non mi ricordo esattamente chi ne fa parte, ma se me lo ricordassi, non te lo direi.

Così dice il Nostro. E una si chiede, perplessa, perché mai si debbano tenere riservate le identità dei componenti italiani del direttivo di un’organizzazione politica. Cos’è, la Spectre dei Pasticcioni? Ci dobbiamo preoccupare?

Passa il tempo eppure proprio non mi abituo al taglio omertoso di questo oscuro attivismo politico fatto di “Non ricordo“, “Non so“, “Non si dice“, “Diciamocelo in privato“. Suppongo che basti la parola “trasparenza” per scatenare attacchi di agorafobia grave, da quelle parti, e tuttavia io credo che andrebbero aiutati a fare uno sforzo di chiarezza, questi qua. Per il loro bene, ché a fare i politicanti clandestini si finisce col perdere le proporzioni di se stessi e del contesto, e non è sano.

La seconda:

Dacia ha spesso e volentieri discusso i propri progetti per telefono e per mail con tanti amici, tra cui anche me.
Mi ricordo che Dacia stila lunghe liste di gente da premiare, con personaggi di ogni sorta, atei, preti, rabbini, politici e di tutto.
Non mi ricordo che ci fosse il nome di Mario Adinolfi, per il semplice motivo che non so bene chi sia costui.

Ah, ok. E i “duemila grandi elettori musulmani”, quindi? Non ce la fai a difenderne l’esistenza, vero? Il senso del ridicolo ce l’hai persino tu se ti si aiuta un po’ ad averlo, con le buone o con i modi bruschi.

Ma allora perché non lo hai detto a suo tempo, Martinez? Perché non sei intervenuto ad evitare una figura ridicola a tutti quei boccaloni che discutevano sull’accettare o meno un premio dai musulmani, o che erano gioiosi e felici di farlo e magari lo raccontavano pure alla mamma?

Ma ti pare corretto? Ma si fanno, ‘ste cose?

Eh, ma tu non ricordi. Non ricordi che eri nel direttivo del Campo Antimperialista alla riunione di Vienna (febbraio 2008), non ricordi Adinolfi, ricordi vagamente che esiste la IADL e forse qualcuno ti ha accennato al premio di Kilombo ma non sei sicuro, nevvero?

Poi dicono che è la rete, ad essere virtuale. Qui abbiamo un mondo popolato di fantasmi (dirigenti fantasma, elettori fantasma, premi dati su motivazioni fantasma) e poi sarebbero i blog, l’entità virtuale.

E stiamo parlando di gente che ha una media di 50 anni d’età.

Tu commettesti un errore profetico, Martinez, quando contattasti proprio Cuore per rilasciare la tua celebre intervista. Avresti dovuto cogliere come un monito quel loro titolo di rubrica, “Braccia rubate all’agricoltura“, e farti fischiare le orecchie.

Cos’è che volete fare, voi del Campo? I campi di lavoro tra i palestinesi, nientedimeno? Ma una bella raccolta di ciliege in Trentino non sarebbe più indicata e salutare per voi tutti, dico io?

Bah.