Questa è troppo bella.
Se si va sul sito degli intrepidi rivoluzionari a cui mi riferisco qui sotto – ovvero su http://www.comunitarismo.it/ – e si butta uno sguardo alla sorgente della pagina (con Firefox, ma Explorer è molto simile: basta andare sul menu View in alto e quindi scegliere Page source o l’equivalente, se lo si ha in un’altra lingua) viene fuori, tra il resto, questo:
“keywords” content=“Comunitarismo; Anticapitalisti; Comunità e Resistenza; Comunitaristi; Costanzo Preve; Campo Antimperialista; Gratis; warez; Storia”
Ovvero: tra le keywords, le parole chiave che dovrebbero essere indicizzate dai motori di ricerca con riferimento al sito, hanno aggiunto “storia” (e passi) ma anche “gratis” e “warez“!
Si tratta di una tristissima ed abusata tecnica per far capitare sul proprio sito quegli ingenui che dovessero effettuare una ricerca utilizzando queste parole, tra le più cercate in rete, anche se il sito non ha niente a che fare con il gratis e tantomeno con i warez (il software ed i videogiochi piratati)!
E del resto, quando si ha a che fare con gente seria, cosa vuoi…
Mi stupisce solo che ne manchi una all’appello, di ‘ste keywords acchiappa-gonzi. Eppure la conoscono anche i bambini:
La parole gratis e warez sono state inserite perché http://www.comunitarismo.it è un sito copyleft, che permette di scaricare materiali gratuiti e non coperti da diritto d’autore.
La parola a cui Lei fa riferimento non c’è, perché http://www.comunitarismo.it non contiene materiali correlati.
Purtroppo non è facile per un sito piccolo farsi conoscere in rete. Colgo, quindi l’occasione di ringraziarLa per l’attenzione che Lei dedica al sito http://www.comunitarismo.it. Non condivido le sue analisi, ma sicuramente Lei contribuisce ad aumentare la visibilità del sito in questione, nonché del blog di Martinez e del sito del Campo Antimperialista.
Distinti saluti comunitaristi
Sandokan80
Già qui??? Ma siete velocissimi, voi comunitaristi. Un secondo, ci avete messo a presentarvi!
Lei deve essere Speedy Gonzalez, altro che Sandokan…
E che permettete di scaricare, tra “gratis” e “warez”, sentiamo un po?
“warez” vuol dire materiali coperti da copyright “scambiati” in violazione alle leggi sul diritto d’autore, caro sandokan (controlli wikipedia prima di dire sciocchezze), e cmq gli spider dei motori seri (tipo google) trattano il tag content molto “sospettosamente” per falciare via i siti di spam.
e la parola “warez” è senz’altro sulle loro liste nere.
Warez: da Wikipedia
http://it.wikipedia.org/wiki/Warez
Warez è un termine in gergo informatico che indica materiale, prevalentemente software, distribuito in violazione al copyright che lo ricopre.
Copyleft: da Wikipedia
http://it.wikipedia.org/wiki/Copyleft
L’espressione inglese copyleft, gioco di parole su copyright, individua un modello alternativo di gestione dei diritti d’autore basato su un sistema di licenze attraverso le quali l’autore (in quanto detentore originario dei diritti sull’opera) indica ai fruitori dell’opera che essa può essere utilizzata, diffusa e spesso anche modificata liberamente, pur nel rispetto di alcune condizioni essenziali.
I due concetti sono molto diversi: il copyleft è un’ alternativa al copyright che può essere scelta per le proprie opere, mentre i warez sono una forma di violazione del copyright detenuto da terzi su un’ opera (un software).
Proprio lei, Sandokan80, che già è iscritto a Wikipedia come utente, avrebbe potuto chiarirsi un po’ le idee prima di postare una frase senza senso come:
La parole gratis e warez sono state inserite perché http://www.comunitarismo.it è un sito copyleft, che permette di scaricare materiali gratuiti e non coperti da diritto d’autore.
non trova?
Sono d’accordo che per un piccolo sito sia difficile farsi conoscere, ma quello di inserire keywords che c’entrano poco o niente con i contenuti solo per attirare traffico è un inganno bello e buono (e guardi che se tutti quelli che scrivono le proprie opinioni in rete dovessero aggiungere che lo fanno gratis, sotto questa parola andrebbero categorizzate il 99.9 per cento delle pagine web!).
Ad ogni modo vedo che lei è veramente veloce come dice Lia.
Ha già modificato le keywords aggiungendo:
Comunismo e Comunità; anticapitalismo; gemainwesen; gemeinwesen; resistenza; resistenze; proletario; proletariato; proletaria; post-proletario; post-borghese; classe; classi; autonomia; redazione; comunicati; campagne; Gaza; gaza vivrà; materiali; e-book; ebook; copyleft
e, è triste constatarlo, lasciando gratis e warez.
Non lo sa che con troppe parole chiave i motori di ricerca penalizzano i siti perchè pensano che i gestori siano solo dei cialtroni a caccia di traffico?
Le consiglio una ricerca del termine “SEO” o “Search engines optimization” per vederci più chiaro, e rimango in attesa di vedere pubblicati sul suo sito gli ebook in copyleft promessi dalle keyworlds, che, sono certo, troverò interessanti e scaricherò non appena verranno resi disponibili.
Scusate la lunghezza del commento.
Premetto che non sono io il webmaster del sito, ma trovo che il modo in cui si sia sviluppata questa polemica sia un po’ surreale.
Ho trovato interessante soprattutto l’intervento dell’utente Puk, la cui critica principale è che il sito http://www.comunitarismo.it non utilizza i mezzi più adeguati per farsi conoscere sul web.
Sono colpito anche dal fatto che l’utente in questione sia abbia fatto una ricerca per vedere se io sono iscritto a Wikipedia, ma non abbia fatto la ricerca di 2 secondi necessaria per trovare la sezione con gli ebook presenti sul sito.
Distinti saluti
> trovo che il modo in cui si sia sviluppata questa polemica
> sia un po’ surreale.
E non trova surreale che un sito dedicato alla politica si faccia indicizzare sotto i termini “gratis” e “warez”?
Immagino abbiamo una diversa opinione di cosa la parola “surreale” significhi.
> Ho trovato interessante soprattutto l’intervento dell’utente Puk,
> la cui critica principale è che il sito http://www.comunitarismo.it
> non utilizza i mezzi più adeguati per farsi conoscere sul web.
Lei ha centrato perfettamente il punto: intendiamoci, sarei stato altrettanto critico se il sito si fosse pubblicizzato, poniamo, attraverso email non richieste, la cosiddetta spam.
Vede, Sandokan, sono un vecchio utente della rete ed ho sempre trovato molesti gli atteggiamenti di chi, con un comportamento volto esclusivamente al proprio beneficio, che normalmente in internet si traduce nell’ ottenere traffico, si sente giustificato a farsi beffe di tutte quelle regole non scritte che è d’ uso rispettare in una società civile (quella digitale inclusa).
Peccato veniale, mi dirà lei, ma io le rispondo che tentare di ingannare chi fa ricerche con un motore proponendo qualcosa che in realtà non si offre è un po’ come abbandonare una lattina vuota al margine della strada: un piccolo gesto che di sicuro non compromette l’ ambiente di per se, ma che compiuto da centomila altre persone provoca danni visibili.
Se un sito riscuote interesse ci sono mezzi più leciti per far arrivare visitatori, ed il mio è semplicemente un invito a competere alla pari con gli altri, senza mezzucci.
> Sono colpito anche dal fatto che l’utente in questione sia
> abbia fatto una ricerca per vedere se io sono iscritto a
> Wikipedia,
Nulla di speciale, ho semplicemente inserito il suo nickname in Google e letto il primo link che è saltato fuori, come può verificare facilmente lei stesso: mi piace farmi un’ idea di chi è la persona con cui sto parlando.
> ma non abbia fatto la ricerca di 2 secondi
> necessaria per trovare la sezione con gli ebook presenti
> sul sito.
E, le chiedo scusa per la mia imperizia, ho continuato a non trovarli (forse anche perchè di links “ebook” non v’è traccia).
Se si stesse riferendo alla pagina linkata come “Articoli in rete” nell’ homepage mi pare si tratti, appunto, di articoli e non di ebook.
La differenza è la stessa che corre fra i loro corrispondenti cartacei: l’ articolo pubblicato su, poniamo, una rivista ed il libro.
Mi ha tolto dall’ impiccio il solito Google, che ha effettivamente trovato nove testi PDF sotto la chiave “ebook” nel sito di comunitarismo:
http://www.google.it/search?as_q=ebook&hl=it&num=10&btnG=Cerca+con+Google&as_epq=&as_oq=&as_eq=&lr=&cr=&as_ft=i&as_filetype=&as_qdr=all&as_occt=any&as_dt=i&as_sitesearch=comunitarismo.it&as_rights=&safe=images
mi ha colpito, tra gli altri, una copia del Silmarillion di Tolkien, un autore che amo molto.
E dire che io, che me l’ ero comprato a suo tempo, credevo fosse ancora un’ opera protetta da copyright (pensavo detenuto dal figlio), ma probabilmente mi sbaglio visto che sul PDF che mettete a disposizione del navigatore tenace non ve n’è menzione.
Fantastici, ‘sti qua.
Almeno, ai tempi dei Campi Hobbit, il saccheggio di Tolkien era solo simbolico…
(Ne approfitto per salutare Esorciccio, che non vedevo da un secolo!)
non ero andato da nessuna parte eh, leggo sempre ma dall’aggregatore :* (bacio)