Questo blog fa sommessamente notare a Repubblica e a qualche altro giornale che Assuan, dove sono stati rapiti i turisti di cui si parla in queste ore, è a Sud del paese ed è, quindi, in Alto Egitto. Non in Basso Egitto, come scrivono loro. Il Basso Egitto è il Delta, quindi è a Nord.
Questo blog, peraltro, si domanda perché usare il termine “Basso Egitto” se non se ne conosce il significato. Dire “Egitto del Sud” non andava bene?
12:30
Rapiti turisti in Egitto, fra loro anche italiani
Un gruppo di turisti è stato preso in ostaggio nel basso Egitto e tra essi figurano alcuni italiani. Gli italiani sequestrati sarebbero cinque.
Per la cronaca: digitando “Basso Egitto” su Google News, in questo momento, appaiono i diversi risultati relativi al rapimento. Se invece digiti, come sarebbe corretto, “Alto Egitto”, non appare niente.
Siamo un paese fatto così.
Giuro che ti volevo mandare il link.
Però dai, il basso è in alto e l’alto è in basso… si fa un po’ di confusione no?
Quel Basso Egitto è una svirgolettata decorativa, un’appendice che non informa ma suona bene, da un che di credibilità. Ecco perché l’han messa senza preoccuparsi di verificarla.
Poi tutti hanno copiato il lancio di agenzia.
…e io che credevo che questa ostinazione geografica italiana fosse riservata a Bassa Baviera (a nord) e Alta Baviera (a sud).
ahhh le sante sfide di geografia alle elementari, /medie con la classe divisa in squadre….e ancora oggi non ho niente da invidiare a nessuno…..tantomeno ai miei figli che arrancano faticosamente su nomi dei fiumi e confini geografici
tutto qui?
un gruppo di turisti rapiti (fra cui qualche italiano) e l’unica analisi, la sola considerazione, è che i giornalisti non conoscono la geografia?
mah… dal blog più egittofilo dell’italica blogoballa mi aspettavo qualcosa di più.
chessò, una nota sull’incoscienza dei turisti, un appunto sulle ragioni dei rapitori oppure (nel caso non se riescano a trovare) un’argomentazione sulla non egizianità degli stessi (rapitori).
sembrerebbe che i campisti t’abbiano fatto perdere un po’ di smalto.
Ciccio mio, non è che ci sia sempre qualcosa da dire su tutto.
Incoscienti i turisti? E perché? Assuan è una delle mete turistiche più importanti del mondo e non ricordo che sia mai accaduto, comunque, che un turista venisse rapito in Egitto.
Ragioni e nazionalità dei rapitori? E che ne so?
Mo’ mi viene l’agitazione, mi viene. E, comunque, i Campicelli farebbero perdere smalto a chiunque.
infatti Lia, non è successo ad Assuan…mi ero meravigliata anch’io, comè possibile, è pieno di polizia, i pullman dei turisti viaggiano incolonnati e scortati dalla polizia…sarebbe bene che i giornalisti controllassero un po’ meglio le fonti, ancora sul sito del Corriere si legge “sequestrati ad Assuan…”, poi nell’articolo dicono che si tratta della zona del Gilf el Kebir, molti chilometri a ovest nel deserto occidentale, al confine con la Libia…non proprio un posto da turismo di massa..
Ah. Caspita. Posto notevole, peraltro. E lì comandano i beduini, che io sappia. Dubito che la polizia abbia un gran controllo del territorio.
Comunque sto seguendo i twitter egiziani, che paiono più sconcertati di noi…
In realtà pare che siano stati rapiti e derubati in Sudan.
ora scrivono che erano turisti fai da te..(ahi ahi ahi!!)
Basso Egitto, Alto Egitto, anche Egitto rovesciato se volete, ma la sostanza è sempre la stessa: famiglie in angoscia, rapiti che vivono un incubo e turisti in fuga.
L’anno scorso una bomba in un centro turistico nel Mar Rosso, l’anno prima attentati dinamitardi nel Siani, adesso i rapimenti.
La speranza economica dell’Egitto è nel turismo e queste sono mazzate per la povera economia di quel paese (non hanno altro).
Gli egiziani che ho conoscuto, li ho trovati sempre cordialissimi, gentili, con tanta voglia di fare, onesti e con un alto senso della famiglia. Bravissime persone.
Non credo che siano Egiziani a fare queste cose contro il loro paese, forse qualche cervello scoppiato d’egiziano e nemici dell’Egitto e del popolo egiziano.
grazie giulioromano, le tue parole mi sono di conforto, non sono l’unico pensarla così, dunque.
anch’io ho sempre trovato gli egiziani cordialissimi e gentili, onesti e proattivi.
e anch’io penso che chi mina il turismo in egitto non possa essere egiziano.
secondo me è tutta opera del mossad (scommetto che non ci sono ebrei fra i rapiti), anche il ribaltamento dell’egitto (mettere in basso ciò che è in alto) mi puzza di insulto sionista.
Costui vuole la rissa…
Dev’essere un neocone sopravvisuto. Hey amico, perchè non te ne vai a cercare le armi di distruzione di massa prima che l’Occidente giudaico-cristiano venga spazzato via in 45 minuti?! Comunque non ti preoccupare, i regimi islamofiscisti stanno cadendo uno dopo l’altro come tasselli di un domino sospinti dal Wind of Change, pare che Amadinejad abbia un terribile raffreddore, ma nemmeno Bush si sente tanto bene. Saluti.
Allora le notizie – un po’ più precise – di ieri sera dicevano che uno dei rapiti era al telfono con la moglie quando sono stati aggrediti e che i rapitori hanno un forte “accento africano”.
Ora accento africano non vuol dire una beata mazza, ma è altamnete possibile che i rapitori siano sudanesi o – in ogni caso – non egiziani.
I viaggiatori rapiti erano – appunto – viaggiatori scafati, gente che gira parecchio e non turisti babbaloni in cerca del brivido.
Oltre alla politica e alla religione esistono motivazioni molto più basse: questi possono essere benissimo dei rapitori e basta, gente che vuol fare soldi.
Penso infine che l’osservazione di Lia – che si sa benissimo difendere da sola – fosse più sull’approccio assai approssimativo della nostra stampa che altro.
x lia: no, non voglio la rissa (e neanche capisco da dove si potrebbe dedurre questa tua affermazione). comunque insisto sul fatto che non ci sono ebrei fra i rapiti, dici che è un caso?
x jcm: ce l’hai con me? e se sì, di cosa parli?
x BMVpedrita: concordo sulla mancanza di significato di “accento africano”, non capisco invece da dove si possa ipotizzare che siano sudanesi (e perchè non del ciad o del benin?)
Robertino, il punto è che non si è capito se ci fai o ci sei.
x jcm: temo che questo sia un problema tuo, non mio.
Ragazzi io devo partire per marsalam, viaggio prenotato qualche settimana fà e che ora non sono più convinta a fare visto i recenti episodi di cronaca. Ho letto sul sito “Viaggiare Sicuri” che sono tassativamente sconsigliati i viaggi in Egitto.
L’agenzia non vuole rimborsare il viaggio e devo sottostare a una penale del 50%, come previsto da contratto.
Ma in questi casi come mi devo tutelare? a chi mi posso rivolgere?
Che stronzata: dove vai tu non è più pericoloso di Rimini, ti assicuro.
ma ne sei sicuro?
.. io con questa storia, mi stò rovinando le vacanze.
Senti: sono stata in Egitto ad agosto, paciosa e tranquilla. Il posto dove vai tu è un posto di vacanza normalissimo. Gli egiziani che stanno là non desiderano altro che fare due soldi col turismo. In generale, gli egiziani sono il popolo più mite dell’universo, persino troppo.
Poi, il mondo è quello che è, di cose ne possono succedere ovunque e nulla ti garantisce che, restando in Italia, tu non venga travolta da un pirata della strada o uccisa da una tegola in testa.
Nello stesso modo, non ti si può assicurare che in Egitto non becchi l’attentatore, in Spagna non becchi una bomba dell’ETA, alle Maldive non ti arrestino per futili motivi e così via. Le disgrazie succedono. Assicurazioni contro il destino, non ce ne sono.
Saluti.
pensa te che oggi il TG1 delle 13 ha detto che negli Stati Uniti avevano varato iil piano per il salvataggio dell’economia
pensa te che invece negli Stati Uniti stavano tutti parlando dell’implosione dei colloqui e bestemmiando secondo le rispettive inclinazioni
è il tempo dei cialtroni…
Passano gli anni, passano le mode, ma le etichette non passano mai..sono cresciuta da piccola per esempio ascoltando alla tele notizie su Valpreda universalmente descritto come “il-ballerino-anarchico” e se da piccola mi sono sempre rifiutata di fare due passi di saltarello anche nella recita di fine anno è perchè il senso delle parole mi suonava spregiativo.Purtroppo è così, triste ma così, nell’immaginario popolare gli Stati Uniti NON possono aver problemi (economicie quant’altro) e se li avessero son di breve durata, i paesi del terzo mondo NON possono competere col nostro turismo (che poi uno quando torna con le foto di strutture da urlo e racconta di questo e di quello magari l’amico per partito preso non si arrende all’evidenza)e tanti tanti altri esempi potrei fare..comunque i rapiti nel mio attuale immaginario mentale me li sono paragonati a Pollicino…cammina cammina dall’Egitto in Sudan, e ora in Libia…