Io non lo avrei mai detto, che si potesse essere sospesi dalla scuola per avere chiesto ai ragazzi, per mezzo di un questionario approvato dal Collegio Docenti, quale materia alternativa preferissero al posto di Religione.
Ancora adesso non credo che una cosa simile sia possibile e mi auguro che il collega si faccia valere in tribunale.
Da parte mia, segnalo che su Facebook ci sono diversi gruppi a cui si può aderire per esprimergli solidarietà. Il più numeroso è questo: Alberto Marani professore di tutti.
In realtà, si potrebbe persino pensare che la faccenda del questionario sia stata una vera e propria trappola escogitata per dare una lezione a un docente scomodo che, a quanto vedo, era stato in prima linea contro alcune iniziative pseudosindacali, illegittime ed illegali, dell’Associazione Nazionale Presidi.
Del resto, le dichiarazioni della preside del Righi mi paiono degne di maggiori approfondimenti:
«Non intendo entrare nel merito — dice la preside Dea Campana — anche perché il provvedimento è stato notificato dall’Ufficio scolastico provinciale. Posso arguire che la visita ispettiva deve aver fatto emergere un comportamento del docente per quel che riguarda la sua attività didattica e professionale tale da richiedere un provvedimento di questa portata.
Non è vero che l’ispezione sia avvenuta, come qualcuno ha scritto su Facebook (una nota dell’Uaar, Unione atei e agnostici razionalisti, ndr), dopo l’esposto di un insegnante di religione del liceo in seguito a un questionario diffuso da Marani tra gli allievi sul tema dell’ora di religione e delle attività alternative – aggiunge -. Tale esposto è stato in effetti inviato dal prof. don Stefano Pasolini all’Ufficio scolastico regionale, ma successivamente alla visita ispettiva”.
Mi auguro che ci arrivino presto maggiori chiarimenti. Altrimenti si potrebbe persino pensare a una sorta di vendetta politica di una preside bene introdotta in Provveditorato, e la sola idea mi agghiaccia.
Io credo ancora che il fatto di lavorare per lo Stato abbia una sua dignità e una sua specificità. Ricordo il giorno in cui mia madre, prof a sua volta, passò di ruolo e giurò sulla Costituzione. Adesso non si fa più, ma la parte più sana degli insegnanti di questo paese ritiene ancora di avere come datore di lavoro lo Stato con le sue leggi e i valori trascritti nella Costituzione, e non il preside Tizio o il provveditore Caio. Il giorno in cui non dovesse essere più così sarebbe un giorno pessimo per tutta la democrazia italiana, non solo per la scuola.
Mi auguro che il collega chieda e ottenga il pagamento dei danni subiti, oltre al ritiro del provvedimento di sospensione.
Se succedesse a me, una cosa simile, io non potrei più pagare l’affitto di casa mia. Non so se ci rendiamo conto della gravità di ciò che gli è stato fatto.
Noi, col nostro stipendio ridicolo, siamo molto ricattabili economicamente.
E tutti sanno che, con un clima di questo genere, è molto comune che si finisca con l’autocensurarsi, con lo smettere di prendere iniziative e col lavorare semplicemente alla giornata, portando a casa la pagnotta e col terrore di finire nei guai.
Crea mediocrità, l’intimidazione.
Io mi auguro che facciano un gran casino, i colleghi di Cesena, e che la stampa gli dia una mano.
C’è da avere veramente paura, altrimenti.
Agora’ di cloro Uccidere col crocefisso in mano
[…] represso e sanzionato per fare onestamente il suo lavoro in nome della libertà degli individui. La preside Dea Campana è di comunione e liberazione, una setta solo apparentemente (un po’) diversa da […]
Ai miei tempi, circa 40/50 anni fa,l’ora di religione era praticamente un ora di riposo.
Ricordo che arrivava questo sacerdote e niente..(questo nelle medie e medie-superiori delle scuole statali).
Alle elementari stavo dalle suore, ogni giorno c’era la dottrina, poi si andava a trovare Dio Padre,Gesù e la Madonna nella chiesa della scuola. La mia insegnante era Suor Chiara, una suora con un cuore grande-grande, però anche rigida nella disciplina. Per i più cattivi di noi si andava da qualche bacchettata sul sederino davanti a tutti(la massima punizione!). La minima era, per noi maschietti, doverci sedere nei banchi delle FEMMINE!!! Io ero contento quando mi mandava nei banchi delle FEMMINE perchè potevo stare vicino ad Anna C. che mi piaceva tanto.
Poi quando ero stanco di stare con le FEMMINE (che sono normalmente delle perfide) allora prendevo le trecce della bambina che mi stava davanti(Cinzia? non ricordo, ma era la peggio)e le infilavo nel calamaio!!!
Però con Anna C. queste cattiverie non le facevo, con lei mi comportavo BENE e al massimo potevo darle o ricevere un BACETTO SULLA GUANCIA. Ero e mi sentivo il suo cavaliere…
L’ora di religione cattolica è una vergogna tutta italiana.
Già i bambini dell’asilo (comunale) hanno la loro ora di religione.
Veramente peggio che in Arabia Saudita, dove se vuoi studiare religione lo fai alla maddrasa. Solo che laggiù la gente in generale ci crede di più, mentre qui da noi si frequenta l’ora di religione, il catechismo, ecc. meramente per conformismo e perchè poi è più coreografico sposarsi in chiesa, e senza un congruo indottrinamento non si accede al “sacramento”.
Quello che non riuscirò mai a capire è come voi insegnanti ed i vostri sindacati, accettiate dei colleghi (di religione), assunti non in base ad un pubblico concorso ed una graduatoria, ma per segnalazione diretta del vescovo!
Trovo allucinante che questo possa avvenire in un Ente pubblico.
conosco personalmente il professore in questione e ho frequentato a mio tempo quel liceo (si parla di vent’anni fa). Mi sembra tutto incredibile e questa mattina sui quotidiani nella cronaca di Cesena si legge a larghe lettere: Liceo righi: sit-in semideserto. spero che qualcuno si muova presto.
Dea Campana… Dea in Georgia è un diminutivo di Medea… Medea per conto suo era una gran donna, ma a noi l’hanno sempre presentata come una gran malata nel cervello… mi sa che la Campana assomiglia più alla Medea vulgata, soltanto che al posto dei figli suoi quella ammazza i figli degli altri. I miei, in ogni caso, non cresceranno in questo paese.
resto del mondo
[…] ovviamente scatenato da questo schifo7, e dalla discussione dallo […]
Mah…io conosco le mamme di alunni frequentanti ed è buffo che emerga che è stato sospeso PER il questionario sulla religone, mentre NON SI SCRIVE che [bla bla bla bla bla]
Nota di Lia: ho cancellato il resto del commento, in quanto mi pare parecchio scorretto che si diffami anonimamente un collega dotato di nome e cognome.
http://www.youtube.com/watch?v=LrDQ4_2R8Ww&feature=related
D’accordo …sentite questo reportage allora, maggirmente equilibrato nell’esposizione COMPLETA dei fatti.
Le notizie sono complesse, la realtà è sfaccetatta e va vista nella sua interezza per poterla capire..
Il collega suo, dotato di nome e cognome, è finito su tutti i media, mica il nome l’ho fatto io..
Allora: se a un professore vengono contestate come mancanze il fatto di avere distribuito un questionario o affisso una foto di un bambino palestinese, protestare è sacrosanto, oltre che doveroso.
Se poi lo si vuole punire per altro, lo si faccia. Con chiarezza. A me non interessa il professore in sé. Interessa il fatto che si possa sanzionare qualcuno per motivi come quelli che sono stati dati e che il servizio del TG che hai linkato ribadisce.
Se ascoltimo bene il giornalista alla fine, che legge il comunicato del provveditorato si evince che il questionario è solo una delle cose che gli vengono constestate.
Non ci è dato di sapere, a NOI poveri mortali, la soapensione a quali fatti sia in realtà attribuita.
Fare queste battaglie, sulla laicità della scuola, per quanto sacrosante, mentr enel contempo si viene meno allaa propria funzione principe rende la tua battaglia un pò stumentale e meno limpida.
Io ci leggo un pò di diatriba, personale, fra le 2 figure: preside notoriamente ciellina e insegante (ex noto ciellino).
Diatriba che non aiuta nessuno, specie i ragazzi. La scuola è lì per loro.
Mi spiace per Marani, ma lui è adulto e non devono rimetterci i ragazzi per le eventuali storture dentro la scuola.
Le combatta prima di tutto con la professionalità del suo lavoro….mi verrebbe da dire, da esterna spettatrice dei fatti.