Bazzico il web da una caterva di anni e, nel bene e nel male, credo di averle viste davvero tutte. Ed ho imparato che, tra le tante categorie umane che circolano in rete, ce n’è una e solo una a cui l’accesso dovrebbe essere interdetto, ché finiscono col fare danni a se stessi e al prossimo: i simpatici detentori del disturbo paranoide di personalità. I più fastidosi tra gli svitati, peraltro, e sì che qua, in linea di massima, contro gli svitati non abbiamo nulla.
Questo per dire che la Scratte – verso cui io nutro un bonario istinto di perculaggine e nulla più – si è messa in testa che io sia entrata nella sua posta elettronica tramite un misterioso virus piazzato all’uopo sul mio blog e che, in siffatto modo, le abbia crudelmente cancellato tutta la posta elettronica da marzo scorso ad oggi. No, ma è convinta.
Giuro.
E’ fuori dalla grazia di Dio, mi vede pure nel cappuccino del mattino, mi immagina annidata tra i tasti del suo pc, mi dispensa un mucchio di insulti e, secondo me, se non la pianta finirà col dar di matto.
Il mix tra la personalità paranoide e la poca dimestichezza con internet è micidiale. I neofiti immaginano che chi sa usare la rete abbia poteri misteriosi capaci di far loro ogni sorta di dispetto. E perdono il senso del ridicolo, oltre a quello della realtà e delle proporzioni.
Finisce che ti attribuiscono capacità praticamente magiche e si ossessionano, ti odiano e, ciliegina sulla torta, tutto il loro trambusto mentale lo proiettano su di te. E quindi la Scratte, dopo avere passato mesi e mesi appollaiata qua a vedere cosa scrivevo io, adesso si è messa in testa che sia io a volere spiare lei. No, ma dimmi tu.
E va bene che di pazze ne colleziono da anni – e chi conosce ‘sto blog lo sa, che so’ una specie di carta moschicida per esaurite – ma qua non si finisce mai.
E quindi: Scratte, tu sei matta. Chi se la fila, la tua posta elettronica? E, soprattutto, che ci fai ancora su ‘sto blog, ché poi finisce che ti immagini pure di prenderti i virus? Non lo capisci, che il tuo inconscio si sta inventando ‘ste cose per dirti di piantarla di venire qua? Gessù, che tonta. Vieni qua che ti spiego:
1. Esisteranno pure i siti che hanno del codice malevolo per danneggiare i pc della gente, ma non è una cosa né semplice, né diffusa né, tantomeno, ad personam. Non è che un virus entri solo nel pc di Scratte: farebbe danni su scala più ampia e gli antivirus dei miei lettori lo riconoscerebbero, Google avviserebbe del malware e mi penalizzerebbe, sarebbe un casino.
2. Se pure esistesse, un virus capace di riconoscere il tuo pc e solo quello, io non lo saprei usare. Credimi. Io, su internet, ci scrivo post. Mi serve aiuto persino per aggiornare WordPress, figuriamoci che squadra dovrei mettere su per occuparmi dei noiosissimi fatti tuoi.
3. Se pure esistesse il virus che dici tu, e se pure io lo sapessi usare, non farei mai una cosa priva di grazia, di spirito e di divertimento come cancellarti la posta. Ti farei degli scherzoni fantastici, piuttosto, e poi correrei a raccontarli perché non so’ capace di stare zitta, quando una cosa mi diverte. E’ plumbeo e totalmente privo di fantasia, cancellare la posta altrui. Oltre che illegale, grossolano e, decisamente, non nelle mie corde. Ho più allegria di così. Credimi sulla parola e non mettermi alla prova, ché poi cado in tentazione e succede un patatrac, finisce che SMP scappa in Cina fingendo di non conoscere nessuna delle due.
Tu, per il lavoro che fai, dovresti essere più razionale di così. Mi pare allarmante, tanto abbaglio, ma forse è che ti occupi troppo di frattaglie e ti manca un ripasso del DSM-IV, se non della vita in generale. Magari è quello.
Insomma, dai, così non si può andare avanti. Mollami. Ripigliati. Smettila di insolentirmi, ché so’ sensibile e mi offendo assai.
E chiama il tuo provider, mentre ti cerchi sul manuale di psichiatria, e chiedilo a loro, cosa diamine ti è successo all’email. E poi scusati, magari.
Cura te ipsam, Scratte. Davvero.
Ma esistono davvero ‘ste cose? Succede veramente che una persona possa accusare un’altra di entrare nella sua posta? Ma quanta cavolo di fantasia ci vuole! Io sono ignorantissima in fatto di internet. Riesco a tenere in piedi un blog con le mani e con i piedi, ma che cavoli, Scrattina, quanti anni hai, quindici? Credi nella strega del web? Nel topino del dentino caduto?
Lia, ammiro la tua pazienza, io avrei già avvisato la polizia postale. Per molestie.
So’ sempre io, commento ovunque. Ero in crisi di astinenza, porta pazienza.
povera, ha perso le mail ricevute?
potrebbe esser successo per vari motivi:
.- è successo anche a me una buona decina di anni fa con un account tin.it, quello della connessione: distrazione mia che non avevo letto attentamente i caratteri piccoli delle avvertenze: dopo un mese la tin cancellava le mail ricevute, se non te le scaricavi erano perse.
(ho perso il primo mese)
.- scarica le mail sul pc: ogni tanto il client di posta ti chiede se le vuoi “comprimere”. talvolta capita che il tutto non vada a buon fine e una porzione (cartella) di queste finisca in qualche meandro irrecuperabile del disco fisso.
quindi – prima – è buona regola fare una copia almeno di ciò a cui si tiene.
.- poi esistono anche i virus che ti leggono la psw e che possono attivarsi da un allegato: naturalmente questo è illegale.
quindi, perché la tua “amica” – prima di accusare tizio e caio – non si prende sottobraccio la baracca (il pc) e va alla polizia postale?
Ma infatti.
E’ chiaro che in fondo lo sa, che sta dando i numeri, ma preferisce fingere il contrario. Altrimenti ci sarebbe andata di corsa, alla polizia postale.
E’ che evidentemente vuole rendersi interessante agli occhi di SMP, in questo modo qua.
Si vede che punta al fascino della mitomane.
A me è successo con outlook express del lavoro. Il giorno dopo che il browser mi aveva deto di liberare la casella, cosa che ho fatto, è sparito un anno di e-mail su outlook.
Il genio del computer che ci assiste ha detto con candore: si sa che con outlook la posta va organizzata in più cartelle, sennò sparisce. SI SAAA??? MA DILLOOOO!!! infatti dopo il mio ruggito ha mandato una mail di avvertimento a tutto l’ufficio. A Scratte, ci hai outlook express?
ma…ma… è capitato anche a me qualche giorno fa!
Lia, ma insomma!
(P.S., cara Scratte, cambi password, una bella scansione con l’antivirus e passa la paura)